Interessante articolo sulla stampa 3d del cibo su www.sciencedump.com.
La maggior parte delle stampanti 3D funziona depositando lentamente strati l’uno sopra l’altro, una stampante alimentare 3D dovrebbe funzionare in modo molto diverso. Il direttore della Cornell University Creative Machines Lab, Hod Lipson, ha spiegato che attualmente esistono tre tipologie di stampa per il cibo: con ugelli, materiale in polvere e laser. La maggior parte dei sistemi attualmente disponibili usano tali metodi.
Guarda Foodini, stampante 3d per il cibo, utilizza ingredienti freschi caricati in capsule di acciaio inox in grado di preparare una vasta gamma di piatti, anche la pizza.
Inoltre l’articolo evidenzia come le stampanti 3d per il cibo potrebbero rappresenater una soluzione per molte persone anziane, per le quali la masticazione e la deglutizione del cibo solido è una lotta quotidiana. Il più delle volte sono costretti a mangiare cibo purea, non molto appetitoso, e che a sua volta può portare a malnutrizione. Il ricercatore olandese Kjeld Van Bommel della Netherlands Organization for Applied Scientific Research ha iniziato a utilizzare purè di carote, piselli e broccoli per la stampa 3D del cibo che grazie ad un agente gelificante mantiene la sua forma, rendendolo “bello” da mangiare. Il cibo stampato in 3D è in fase di prova in alcune case di riposo tedesche.
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